#ioleggoperché

Non c’è nulla che mi faccia sentire male come la porta chiusa di una biblioteca

Barbara W. Tuchman

Oggi – e così pure nei prossimi giorni – pubblichiamo alcune recensioni, redatte dagli studenti, e dedicate a testi anche molto diversi tra loro: opere e autori affrontati durante le lezioni curricolari, letture estive concordate con i docenti, libri che appartengono al loro individuale percorso di lettori.

Anche i formati sono diversi: dalla recensione scritta al podcast all’infografica.

In tutti si coglie il piacere della lettura e la gioia di condividere emozioni, pensieri, riflessioni: con l’auspicio che altri lettori, incuriositi dalla traccia, possano meglio orientare i loro passi nella foresta di libri che ci circonda e incontrare QUEL libro che saprà farli emozionare, pensare, riflettere.

Iniziamo proprio con un romanzo che parla di foreste ma anche di libri, dell’avventura di perdersi e di ritrovarsi dentro le pagine. 

Iniziamo proprio con un romanzo che parla di foreste ma anche di libri, dell’avventura di perdersi e di ritrovarsi dentro le pagine.

ll vecchio di questo famosissimo romanzo dello scrittore cileno Luis Sepúlveda (1949 – 2020) è Antonio José Bolívar Proaño, un uomo che vive ai margine della foresta amazzonica ecuadoriana e di un’esistenza fallimentare, in compagnia di pochi dolorosi ricordi. Tra i quali alcuni romanzi d’amore, oggetto di continue solitarie riletture. Il romanzo si trasforma, pagina dopo pagina, in una battuta di caccia dai toni epici e in un’appassionata difesa del nostro Pianeta. Ma, anche nel titolo, resta traccia del ruolo straordinario che i libri e la lettura giocano nella vita del protagonista. E di tutti noi. 

Ricordiamolo attraverso una citazione  a cura di Giulia Monti, 3BC

“Sapeva leggere. Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l’antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia” 

Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, Luis Sepulveda

Questa citazione definisce l’essenza della lettura, una compagna di lunga data e soprattutto un’ancora di salvezza contro l’inesorabile scorrere del tempo. Saper leggere significa quindi possedere la chiave per aprire le porte della conoscenza e dell’immortalità. La letteratura permette a chiunque ci si cimenti di viaggiare attraverso miriadi di realtà e vite parallele. E voi sareste pronti a cercare la vostra?   

Monti Giulia, 3BC

 

Più che una recensione un botta e risposta tra compagni di banco, a margine di una lezione, tra un’ora e l’altra… Ma questa volta si chiacchiera di libri, anzi di un giallo: “Il gioco” di Giovanni Floris. Ne hanno discusso Nicolò Boidi e Filippo Crippa, 2CC.

“Il Gioco” di Giovanni Floris

 

Anche la scienza può diventare protagonista di pagine avventurose che trascinano il lettore in un susseguirsi di colpi di scena; di un giallo che racconta la sfida testarda a un enigma irrisolto; o di una biografia, che rilegge la Storia, individuale e collettiva, da un’angolatura inconsueta.

Ce ne parlano Gabriele Anghileri, Giorgia Braida, Alessia Canepari, Loredana Cominetti – studente e studentesse della classe 5C – nei podcast che seguono.

 

 

 

 

 

Infine un’infografica e un podcast, realizzate da Lucia Panzeri e Matilde Granata, ci guideranno alla scoperta del canto VIII della “Divina commedia”.

Infografica Inferno VIII

 

 

Pietro Brunati, Chiara Combi, Anna Maria Mutti, Margherita Pirovano e Clarissa Trezzi – ora studente e studentesse in 2CC – ci guidano alla scoperta della raccolta di racconti fantastici La boutique del mistero di Dino Buzzati attraverso una rilettura personale, realizzata nel formato Onepager Book, durante lo scorso anno scolastico

SETTE PIANI 

racconto tratto da LA BOUTIQUE DEL MISTERO di Dino Buzzati

DIARIO ONE PAGE BOOK di Pietro Brunati 

Per la creazione di questo lavoro ho prestato particolare attenzione all’utilizzo di un colore che ricordasse la struttura ospedaliera media.

Le citazioni che ho scelto per riassumere il lavoro provengono dalla prima parte del brano che, grazie alla spiegazione di vicino di stanza e infermiera, riassumono perfettamente il funzionamento del sanatorio.

Le parole ricorrenti nella “cornice” della pagina (MANIPOLAZIONE-MALATTIA-INGANNO) sono quelle che a mio parere riassumono i temi principali del testo, comunque espressi in un riquadro proprio.

Le immagini scelte per la descrizione dei personaggi sono l’occhio e una siluette di un medico. A differenza dell’immagine del dottore, più comprensibile, l’occhio è stato scelto da me come simbolo della mancata caratterizzazione fisica e psicologica del protagonista, solamente l’occhio, appunto, per mostrare ai lettori la vicenda.

Sette piani_Pietro Brunati

 

UNA COSA CHE COMINCIA PER ELLE 

racconto tratto da LA BOUTIQUE DEL MISTERO di Dino Buzzati

DIARIO ONE PAGE BOOK di Chiara Combi

RACCONTO ho voluto realizzare il mio one pager book riguardo a questo racconto piuttosto che riguardo ad altri poiché mi è piaciuto molto. Sono infatti stata molto colpita dall’utilizzo del lessico e dallo stile narrativo di questa storia.

COLORI  ho scelto di utilizzare colori neutri, in particolare bianco, nero e molte tonalità di grigio, per richiamare i temi da me individuati all’interno del racconto. Per esempio, il contrasto tra bianco e nero sta a indicare l’opposizione di malato e sano, puro e impuro, colpevole e non. Inoltre, attraverso i colori volevo trasmettere l’atmosfera del racconto che è un po’ drammatica, angosciante, triste, a tratti malinconica. Inoltre, nella visione generale del racconto non ci sono altri colori che assocerei alla storia: i colori dal tono scuro sottintendono un lato oscuro della storia ovvero quello della morte. Infatti, anche se nel brano non è specificato, la lebbra conduce alla morte e quindi la fine del protagonista sarà proprio questa.

  • NERO  morte, malattia, fine
  • BIANCO contrapposizione allo scuro, purezza, sanità
  • GRIGIO sofferenza, angoscia, paura, solitudine, diversità

SFONDO ho deciso di creare uno sfondo dai toni abbastanza chiari, ma che non fosse bianco, per evidenziare il ruolo del contesto e delle comparse in questo racconto. Ho deciso di non lasciarlo bianco perché il bianco è un colore molto assente e invece il contesto, l’atmosfera e le comparse e i personaggi meno importanti in questa storia, giocano un ruolo comunque fondamentale. A partire dal contesto storico, dall’atmosfera angosciata e analizzando i personaggi non molto rilevanti come la società,  infatti si possono dedurre molte altre informazioni riguardante ciò che è narrato.

FORME  anche la scelta delle forme dei paragrafi e della cornice delle immagini non è casuale. Ho optato per delle forme circolari e non troppo precise e anche le caselle di testo non hanno forme definite. Questo principalmente perché così come non sono stata capace di inserire questo racconto all’interno di schemi rigidi e di un determinato stile letterario( la maggior parte dei racconti di Dino Buzzati presenti nella raccolta “La boutique del mistero” sono fantastici o surreali, al contrario di questo), ho voluto fare lo stesso con le forme. Oltre a ciò, è una mia rappresentazione della storia e perciò ho inserito elementi che rappresentassero anche la mia chiave di lettura del racconto.

IMMAGINI  ho scelto le immagini per creare un contesto e dare un volto ai personaggi presenti nel racconto dei quali noi leggiamo, ma di cui non abbiamo un’immagine concreta.

IMMAGINE 1   ho scelto questa immagine che raffigura un lebbroso per rappresentare la condizione del protagonista della storia alla fine del racconto

IMMAGINE 2  ho scelto questa immagine per simboleggiare la condizione delle persone affette dalla malattia, per dare un volto al protagonista e soprattutto per riprendere i temi principali che ho individuato.

GRAFICA  ho scelto di utilizzare questo font poiché a parere mio fa risaltare una parte fondamentale del mio one pager book ovvero la parte scritta. Il fatto che sia maiuscolo, chiaro e che risalti subito al primo sguardo, dà la possibilità al lettore di comprendere velocemente il mio documento così come Dino Buzzati dà la possibilità a chiunque legga di comprendere il suo brano grazie alla semplicità, ma non banalità del lessico.

CITAZIONE  ho scelto questa citazione perché credo che sia la più adatta a rappresentare il racconto. Anche solo leggendo quella si può già intuire ciò di cui parla la storia e soprattutto grazie ad essa si può in parte introdurre lo stile di scrittura dell’autore e avere un’anteprima del racconto

 

 

UNA GOCCIA

racconto tratto da LA BOUTIQUE DEL MISTERO di Dino Buzzati

DIARIO ONE PAGE BOOK di Anna Maria Mutti

Una goccia _ Anna Maria Mutti

 

QUALCOSA ERA SUCCESSO 

racconto tratto da LA BOUTIQUE DEL MISTERO di Dino Buzzati

DIARIO ONE PAGE BOOK di Margherita Pirovano

Qualcosa era successo_Margherita Pirovano

 

LA CANZONE DI GUERRA 

racconto tratto da LA BOUTIQUE DEL MISTERO di Dino Buzzati

DIARIO ONE PAGE BOOK di Clarissa Trezzi

 

 

Continua la pubblicazione dei podcast dedicati a letture di ambito scientifico attraverso i suggerimenti di lettura di Gabriele Butti (Energia per l’astronave Terra) e Viola Copes (La brigata dei bastardi), 5AC.

 

 

 

Alice Burini e Martina Viglienghi, Aurora Rigamonti e Rosa Mauri, studentesse in 4CC, illustrano rispettivamente i canti  IX e XII dell’Inferno dantesco, attraverso un podcast e un’infografica.

Infografica Inferno IX

 

Infografica Inferno XII

 

Continua la pubblicazione dei podcast dedicati a letture di ambito scientifico attraverso i suggerimenti di lettura di Alice Riva (La brigata dei bastardi), 5AC.

 

 

Le studentesse e gli studenti della classe 4CC illustrano – attraverso un podcast e un’infografica – i seguenti canti di Inferno: Alessandro Forzatti e Marco Evangelista il canto XIII, Michele Pedrazzoli e Carlotta Maggi il canto XV, Riccardo Calvi e Nicolò Corbetta il canto XIX.

Infografica Inferno XIII

 

Infografica Inferno XV

 

 

Infine un’incursione nella poesia del Novecento: i profili di Antonia Pozzi e di Sandro Penna, rispettivamente a cura di Emma Mossini e Stefano Spreafico e a cura di Eleonora Bisazza e Camilla Cattaneo, diplomatisi lo scorso anno.

Sandro Penna

Antonia Pozzi

 

 

Continua la pubblicazione dei podcast dedicati a letture di ambito scientifico attraverso i suggerimenti di lettura di Matilde Sesana (La brigata dei bastardi) e Marco Ventrella (Energia per l’astronave Terra), 5AC.

 

 

 

Irene Migliore e Filippo Crippa riflettono sul romanzo breve di Leonardo Sciascia, Una storia semplice, indirizzando una lettera all’autore.

Lettera a Sciascia – Irene Migliore

Lettera a Sciascia – Filippo Crippa

Lettera a Sciascia – Viviana Bardi

 

 

Per lo spazio aperto sulla poesia del Novecento: i profili di Patrizia Cavalli e di Mario Luzi, rispettivamente a cura di Amelia Castelli e Viola Rigamonti e a cura di Margherita Introzzi e Nataly Baez, diplomatesi lo scorso anno.

Patrizia Cavalli

Mario Luzi

 

 

Voci tra gli scaffali 



Gli studenti impegnati nel PCTO di revisione e di catalogazione del patrimonio librario della biblioteca scolastica del nostro istituto raccontano la loro esperienza

La prima fase di catalogazione ha avuto luogo tra maggio e settembre 2023, dopo alcuni incontri di formazione, tenuti dagli operatori della società di servizi biblioteconomici, che gestisce il programma informatico utilizzato in diverse biblioteche scolastiche nonché dal sistema bibliotecario di riferimento sul nostro territorio.





L’ambiente che si è creato è stato di collaborazione e di fiducia. Mi sentivo a mio agio nel chiedere ai compagni e alla tutor. In generale i momenti difficili sono stati quelli iniziali, quando ancora bisognava capire come funzionasse il programma informatico. Ho trovato interessante scoprire all’interno della biblioteca scolastica molti  libri antichi e rari. Dall’esperienza ho imparato a lavorare con attenzione e cura ai dettagli, sia nella fase di lavoro al PC sia durante la ricollocazione dei libri a scaffale era importante rimanere attenti e concentrati: un libro fuori posto è potenzialmente un libro perso. (Lucia Panzeri, 4CC)

 

 

Complessivamente ho apprezzato ogni aspetto di questo progetto; in particolare ho ricevuto sostegno e aiuto da parte di insegnanti tutor e dei compagni, con i quali ho sviluppato un rapporto di collaborazione nei momenti di maggiore difficoltà. L’esperienza di catalogazione mi ha permesso di esercitare un aspetto carente del carattere ovvero la costanza e la precisione. Ho dunque apprezzato molto la possibilità di potermici dedicare in un ambito stimolante come quello bibliotecario. (Teresa Astori, 3CC)

 

 

Durante il processo di catalogazione uno degli aspetti più significativi e interessanti è stato interfacciarsi con decine di libri diversi e scoprire alcune informazioni su ciascuno di essi. Proprio grazie alla lettura degli abstracts ho trovato l’ispirazione per nuove letture…, L’esperienza mi è stata utile anche per migliorare  la mia capacità di concentrazione, oltre ad allenare la capacità di risoluzione dei problemi, in quanto la catalogazione non è un processo meccanico come potrebbe sembrare e richiede prontezza. (Linda Cesana, 4BC)

 

 

Questo lavoro è stato molto utile per capire come funziona una biblioteca e per decidere se lavorare in essa sarà il mio futuro. Ho scoperto tanti dettagli del mondo dei libri che non conoscevo. Abbiamo imparato a lavorare in gruppo e a superare i problemi senza la presenza di un docente e come correggere i nostri errori. Ritengo sia stato utile e interessante, anche se un po’ monotono e ripetitivo… Mi è piaciuto sapere che il mio lavoro sarà utile alla scuola. (Maddalena Mazzoleni  4BC)




 

I processi che stanno dietro la catalogazione di un libro – a partire da una corretta descrizione del libri come oggetto fisico fino all’utilizzazione del sito digitale e alla loro catalogazione e collocazione a scaffale –  sono una nuova conoscenza acquisita grazie a questo PCTO, che inoltre mi ha aiutato ad apprendere il modo giusto per organizzare e svolgere un lavoro, ponendo tanta attenzione e collaborando con gli altri. (Samuele Nava, 4BC)

 

Le lezioni a distanza con il formatore ci hanno permesso di capire come accedere al programma e come utilizzarlo per la catalogazione, anche attraverso dimostrazioni pratiche. Non ho dovuto fare altro che applicarle e prenderci la mano. La parte più stimolante dell’esperienza è stata la collaborazione con i  miei compagni. Il lavoro iniziava con l’assegnazione dei libri da catalogare, i cui dati venivano aggregati recuperando da notizie già presenti, principalmente nel Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN). Ho imparato a non avere fretta e a rendere il lavoro il più efficace possibile. Questo contatto con i libri e con il sapere ha indubbiamente arricchito il mio interesse per la cultura. (Mattia Barbieri, 4BC).